brigata cremona partigiani

Al Curò. gen. GIURATI Giuseppe, dal 30 novembre 1915 al 14 luglio 1916. 144 e del versante settentrionale rimane a noi assicurata, anche dopo i suoi numerosi ritorni offensivi. Al mattino del 25, il II/21°, messo a disposizione della brigata Pesaro, dopo ardua lotta, strappa al nemico la cima di M. Pertica e poco dopo, in cooperazione col II/239°, conquista anche le forti posizioni di q. - Monte Pertica (Grappa), 15 giugno 1918 . Queste situazioni portarono a volte a diatribe e contrasti che però non diminuirono la comune volontà di lotta antifascista e la relativa applicazione in combattimento. 22° Regg. Partigiani di Montone e Umbertide nella Brigata Proletaria d'Urto “San Faustino” Banda di Capanne con partigiani di Montone, Umbertide e Pietralunga. 1582 - C. Tasson - Malga Valpore - q. Dall’inizio della guerra sino alla fine di luglio la brigata Cremona rimane nella zona di Bassano, alla … Il fondo, depositato nel 2001, raccoglie le scarne testimonianze documentarie dell’attività partigiana della Brigata Andrea Boccoli, distaccamento di Isola Dovarese, oltre ad una serie di carte, perlopiù in fotocopia, su altre componenti resistenziali … Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929 8 volumi. In totale esse rappresentavano circa il 50% delle forze della Resistenza partigiana. La brigata prese parte alla campagna di repressione del brigantaggio postunitario dal 1860 per un decennio e combatté nella terza guerra d'indipendenza nel ( 1866 ). Inoltre Aldo Aniasi rimase al comando della 2ª Divisione Garibaldi "Redi" in Val d'Ossola nonostante avesse lasciato il PCI per aderire all'organizzazione del PSI, e Luigi Pierobon, uno dei dirigenti della FUCI veneta, ebbe parte importante nella costituzione della Divisione Garibaldi "Ateo Garemi"[2]. “Condusse con magnifico slancio ed energia, sotto l’intenso e violento fuoco avversario e non ostante le ingenti perdite, la sua compagnia all’assalto di una fortissima trincea nemica. Con un nuovo attacco sul tratto fra q. ... Ponte dei Martiri, il ricordo: 76 anni fa uccisi 12 partigiani per rappresaglia. Brigata stava ad indicare un legame organizzativo di tipo militare tradizionale, di dipendenza tra le unità operative ed i livelli superiori politico-militari; inoltre creava un richiamo morale e storico con le Brigate Internazionali della Guerra di Spagna[4]. Magg. -->. 93 - Mandria - Officine Adria, dove alterna i suoi battaglioni fra le posizioni di prima e di seconda linea. Fu, assieme alla Brigata Maiella ed alla Divisione Modena-Armando, tra le pochissime formazioni partigiane riconosciute ed aggregate alle forze armate alleate durante … I battaglioni di prima linea della Cremona, che sono alla dipendenza della brigata Pesaro, oppongono per tutta la giornata del 15 strenua resistenza, rimanendo quasi completamente distrutti (la brigata ha circa 900 uomini, dei quali 30 ufficiali, fuori combattimento); i superstiti ripiegano sulla seconda linea: M. Oro - Colli Vecchi. Colonnello GARCEA Carlo, dal 16 dicembre 1915 al 26 aprile 1917. Riguardo al ruolo del Partito Comunista, mentre il 50% dei militanti venne impegnato direttamente nell'attività militare con le brigate, l'altra metà si dedicò all'attività cospirativa in città, all'organizzazione ed allo sviluppo delle lotte operaie nelle fabbriche, all'agitazione contadina in alcune zone, all'inserimento nella scuola e nelle Università, favorendo inoltre il reclutamento e l'afflusso di volontari alle formazioni combattenti in montagna[2]. Colonnello TREBOLDI Giuseppe, dal 22 febbraio al 5 giugno 1917. 208 sud. font-size:12px; Al momento dell'insurrezione finale dell'aprile 1945, i garibaldini attivamente combattenti erano circa 51.000 divisi in 23 "divisioni", su un totale effettivo di circa 100.000 partigiani[9]. La sera dello stesso giorno, i due Reggimenti raggiungono il Po e, procedendo al rastrellamento delle retroguardie nemiche, si attestano a Corsola e Mezzano, mentre i partigiani si attestano a Taglio di Po. Nasce la brigata Barnaba di Giustizia e Libertà, il cui campo d’azione prevalente è sul lago d’Iseo. Spadini 99 anni è il più alto in grado dei partigiani viventi. “Con brillanti vittorie e tenaci resistenze assicurava la conquista del Carso meridionale sopra a Monfalcone, e, movendo compatto, espugnava fortissime posizioni nemiche ad est di Doberdò, mantenendovisi fermamente sotto la furia di quotidiani bombardamenti (agosto - settembre - novembre 1916). 1451, in modo da assicurare il possesso dello sperone: q. Il nome fu dedicato a Giuseppe Garibaldi, popolare e quasi mitica figura risorgimentale italiana. Il suo II battaglione dava prova di grande valore contribuendo alla conquista delle formidabili posizioni di M. Pertica ed alla tenace resistenza del caposaldo di q. Dal 21 agosto al 30 ottobre (Settore di Monfalcone - q. Il 13 dicembre si trasferisce ad Aquileja, ritornando alla dipendenza della 16a divisione. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 20 dic 2020 alle 21:48. Le Brigate d’assalto Garibaldi sono le formazioni organizzate dal Partito comunista italiano per condurre la guerra partigiana sul territorio nazionale; sono peraltro aperte a tutti gli antifascisti, di qualunque fede politica o religiosa. Questa embrionale struttura dirigente, inizialmente dotata di mezzi molto limitati, diede subito avvio alla sua azione, diretta soprattutto al superamento di ogni "attesismo" ed al potenziamento costante dell'attività militare di contrasto alla potenza occupante ed alle risorgenti strutture politico-militari del fascismo della RSI[1]. Il 10 giugno, contemporaneamente alla nostra offensiva sull’Ortigara, un battaglione del 22° fanteria, rinforzato da un altro del 21°, muove all’attacco delle pendici di M. Rasta, per la sinistra di Val d’Assa, senza riuscire ad aver ragione della pronta ed efficace difesa nemica; uguale sorte ha un nuovo tentativo operato il 19 dello stesso mese dal III/21° e dal 254° fanteria. L'occultamento delle armi venne in parte autorizzato da alcuni capi garibaldini del Nord, in vista di una possibile ripresa della guerra di liberazione; per tutti gli anni cinquanta rimasero aspettative di ritorno alla lotta in montagna per contrastare lo stato borghese ormai saldamente collocato nel campo capitalistico[28]. Nei tre giorni di faticosa e sanguinosa lotta, nella quale tutti i reparti subiscono perdite gravissime, il solo 22° fanteria annovera ben 970 nomini fuori combattimento, dei quali 38 ufficiali. Dal 9 marzo al 26 luglio (Altopiano di Asiago - Settore Cesuna - Val d'Assa). Cremona, 10 luglio 2020 - Al Colle del Lys, come da avviene da da oltre 60 anni, si è tenuta la cerimonia per rendere onore ai 2024 caduti civili e partigiani nelle valli di Lanzo, di Susa, del Sangone e del Chisone e in particolare alle 32 vittime d “Con brillanti vittorie e tenaci resistenze assicurava la conquista del Carso meridionale sopra a Monfalcone, e, movendo compatto, espugnava fortissime posizioni nemiche ad est di Doberdò, mantenendovisi fermamente sotto la furia di quotidiani bombardamenti (agosto - settembre -novembre 1916). Dal 29 maggio al 25 luglio (accampata tra Bassano e Romano d'Ezzelino). Un gruppo si forma a Pezzoro, uno a Bagolino. Trasferito a Borgo San Dalmazzo (Cn), venne fucilato. Frausin e Gigante furono catturati dall'SD tedesco il 28 agosto e il 15 novembre 1944, deportati e uccisi quasi certamente nel campo della Risiera di San Sabba[17]. Partigiano di tutte le valli, Associazione Partigiani Cristiani di Cremona Inventario Cremona, aprile 2013 . Documentario di testimonianze di partigiani della provincia di Cremona, realizzato da Pierluigi Bonfatti Sabbioni per il 50° della Liberazione. Trascorso circa un mese di riposo e di riordinamento nella zona di Terzo e di Aquileja, la brigata, il 25 ottobre, rientra in linea nelle trincee ad est del lago di Doberdò, tra q. 98. - Monfalcone, 21 ottobre 1915". 1511 e 1503 (regione del Pertica); alle ore 6 del 24 dopo breve ed intenso tiro di distruzione delle nostre artiglierie, i reggimenti della Cremona, costituenti due colonne d’attacco, si slanciano con decisione verso il loro obbiettivo: le forti difese di q. SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO. Dal 31 agosto al 22 settembre (Settore orientale M. Pertica). 85 e q. Dal 27 luglio al 23 agosto (pressi di Udine tra Remanzacco e Grions). Sede dei reggimenti in pace: 21° Fanteria, Spezia; 22° Fanteria, Pisa. 502 likes. CENSIMENTO DELLE FONTI Archivio della Fondazione C. V. L. Sezione 1 : Documenti e testimonianze (continuazione - vedi N. 4 pagg. 19 febbraio 2020 12:51 Ravenna, svastica disegnata su monumento ai partigiani Il sacrario accoglie le spoglie di numerosi caduti della Brigata Cremona impegnati durante la Seconda guerra mondiale. Dopo la dichiarazione di guerra alla Germania del governo Badoglio (13 ottobre 1943), il comando generale delle Brigate Garibaldi diramò un documento ("Direttive d'attacco") in linea con le direttive politiche del PCI a favore dell'organizzazione e dell'intensificazione della guerra partigiana, caratterizzato da una rivendicazione della legalità e da un appello alla lotta senza quartiere contro gli occupanti tedeschi e i militanti del nuovo fascismo republicano[2]. The Brigate Garibaldi or Garibaldi Brigades were partisan units aligned with the Italian Communist Party active in the armed resistance against both German and Italian fascist forces during World War II.. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Dopo una prolungata preparazione di artiglieria, il giorno 21, si lancia decisamente contro le posizioni nemiche e riesce ad occupare la q. 85 e 121, e la sera del 3 luglio la brigata Cremona, con repentino sbalzo, se ne impossessa. Magg. Colonnello FORMENTINI Dante, dal 24 maggio 1915 al 26 luglio 1915. Così furono quelli del "Cremona" a indirizzarsi verso Venezia, mentre la 28ª si diresse a Codevigo, inseguendo tedeschi e fascisti repubblichini in fuga. Pochi furono invece i componenti legati al Partito d'Azione o democristiani. Il 22° fanteria riesce, con grande slancio, a travolgere le difese avversarie, ad oltrepassare la vetta dell’Asolone e a catturare 250 prigionieri con 9 mitragliatrici; il giorno stesso ed il successivo essa e contrattaccata dal nemico, deciso a riprendere il monte: il 22° fanteria resiste per due intere giornate al frequente irrompere dell’avversario, ma alla fine è obbligato a ripiegare, dopo aver perduto, durante tre giorni di lotta, circa 900 uomini, tra i quali 24 ufficiali. gen. PASQUALE Francesco, dal 15 agosto al 15 novembre 1915. del 5 giugno 1920, disp. color:#333; Garemi", Brigata Garibaldi "La Pasubiana - div. Il 15 giugno viene ripresa l’azione per riconquistare il resto delle posizioni occupate dagli Austriaci nel maggio, e la VII brigata di cavalleria, con reparti di Nizza cavalleria e del IV/22° torna in possesso della q. Brigadiere gen. BERUTO Giovanni, dal 15 gennaio 1917 al 10 novembre 1917. La mirabile condotta della brigata è consacrata nella motivazione della medaglia d’argento al valor militare, concessa alle Bandiere dei suoi reggimenti: "per il valore e la tenacia dimostrati negli aspri e fieri combattimenti dell’agosto - settembre e novembre 1916". Comandante e commissario politico aderirono alla soluzione politica e nazionale jugoslava e l'ufficio politico del PCI sostenne questa scelta che impegnò peraltro solo i militanti comunisti[26]. I partigiani garibaldini mantennero durante tutta la Resistenza i loro elementi esteriori di riconoscimento e di affermazione politica: fazzoletti rossi al collo, stelle rosse sui copricapi, emblemi con falce e martello[12]. 21° Regg. 144 - Rovescio di Debeli). ERA TUTTO MOLTO NATURALE. Ravenna & Dintorni- 30-7-2020. La 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini" è stata una brigata partigiana che ha operato in Romagna, nella provincia di Ravenna, e nel Veneto meridionale (RO, PD). Nelle carte si leggono anche altre denominazioni: Brigata Garibaldi - Valli di Comacchio e Campotto - Mario Babini, 35ª brigata Bruno Rizzieri, 35ª brigata Garibaldi Ferrara. Nel contempo il 13 marzo 1944 il V Corpo d’Armata Inglese ordinava che la 28a Brigata, diventata motorizzata con tutti gli automezzi militari, passasse alle dipendenze della 2a Brigata Commandos e quel cambiamento mise in difficoltà la formazione partigiana proprio per la stretta collaborazione, a tutti i livelli, con il Cremona . “Le mie condoglianze vanno ai famigliari tutti, ad Anpi Cremona e ad Anpi nazionale”. .tabella { 12 e di Adria, presidiate da squadroni della 4a divisione di cavalleria appiedata; il reggimento Nizza cavalleria e il VI battaglione del 22° fanteria corrono al contrattacco e riescono ad arrestare l’avanzata degli austriaci ed a scacciarli dalle trincee di Adria. Anche alcuni ufficiali monarchici, stufi dell'attendismo di altre organizzazioni, entrarono nelle brigate Garibaldi, ottenendo spesso il comando di distaccamenti, battaglioni o addirittura intere brigate, vista la loro preparazione militare, come il capitano Ugo Ricci (tra i primi promotori della resistenza nel comasco, caduto in combattimento nella battaglia di Lenno) e il tenente (e conte) Luchino Dal Verme (partigiano), che, con il nome di battaglia "Maino" comandò prima la 88ª Brigata "Casotti" e poi l'intera divisione "Antonio Gramsci" nell'Oltrepò pavese. La Commissione umbra li riconobbe partigiani combattenti, tranne Ruggero Puletti. Maggiori informazioni e aggiornamenti qui. Vi chiedo di inviare una mail a sostegno della nostra candidatura. Colonnelo LIOTTA Ignazio, dal 19 novembre 1917 al termine della guerra. Le azioni ribellistiche sono indirizzate all’accompagnamento alla frontiera svizzera degli … 12; il 28, con una fulminea irruzione la brigata compie la riconquista totale della trincea del "Tamburo" già in parte ripresa dalla brigata Napoli. colonnello FIORI Adolfo (interinale), dal 21 novembre al 16 dicembre 1915. Dal 17 al 27 marzo (Borso). Colonnello PASINI Roberto, dal 29 ottobre 1915 al 7 aprile 1916. In Lombardia la 2ª Divisione Garibaldi "Redi" (comandata da Aldo Aniasi "Comandante Iso") e le Divisioni "Lombardia", coordinate da Pietro Vergani ("Fabio", vicecomandante del CVL) bloccarono i passi alpini e occuparono la Valtellina, impedendo la fuga dei gerarchi fascisti. “Durante un sanguinoso combattimento tenne contegno mirabile, impartendo con la necessaria calma, sotto l’influenza del fuoco nemico, ordini e disposizioni. Nel pomeriggio del 7 raggiungono la destra del Monticano, che attraversano sul ponte di Lutrano e, nella notte sul 9, dopo essersi impegnati a Fontanelle col nemico infiltratosi attraverso le nostre colonne di marcia, riescono a disimpegnarsi e passano il Piave al ponte della Priula. La costituzione delle brigate si basò in primo luogo sulla severità cospirativa, la disciplina e la motivazione dei quadri comunisti ma soprattutto sull'apertura e la disponibilità nell'arruolamento dei volontari, esteso ai giovani, ex-militari o provenienti dalle disciolte organizzazioni del regime[2]. Le Brigate Garibaldi furono delle brigate partigiane organizzate dal Partito Comunista Italiano operanti nella resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. Seller Inventory # 017913 Composte in prevalenza da comunisti, in esse militarono anche esponenti di altri partiti del CLN, specialmente socialisti. E.Collotti, R.Sandri, F.Sessi (a cura di). E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi (a cura di), Istria, teatro di guerra e di contrasti internazionali (Estate 1944-Primavera 1945), Quaderni del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Una guerra civile. La Brigata "Cremona" ufficialmente venne costituita il 1º novembre 1859 con sede a Genova, dove verranno benedette e consegnate ai due reggimenti le bandiere di guerra. (Boll. Brigadiere gen. TORTI Carlo, dal 18 luglio 1916 al 14 gennaio 1917. Dal 6 al 31 dicembre (S. Eulalia - Cassanego - Osteria di Campo). Il modello organizzativo venne strutturato dalla direzione del PCI. CREMONA RICORDA I CADUTI PARTIGIANI: AMEDEO TONANI, SERGIO RAPUZZI. Il 13 novembre 1944 il proclama del generale inglese Alexander invitò i partigiani alla smobilitazione: alcuni tornarono a casa, altri ripararono in Svizzera.Una trentina di uomini salì al rifugio Curò e assicurò la continuità della formazione nel durissimo inverno 1944/1945. Le operazioni vengono continuate per l’espugnazione delle scoscese e sconvolte posizioni di q. Dal 1° al 16 marzo (Settore orientale Grappa - Tratto M. Oro - Colli Vecchi - M. Meda). Allo stesso modo, perciò, i partigiani della brigata Puecher si possono considerare i veri autori delle parole scritte nel presente dialogo. 1549 - q. La Brigata "Cremona" ufficialmente venne costituita il 1º novembre 1859 con sede a Genova, dove verranno benedette e consegnate ai due reggimenti le bandiere di guerra. Brigata Ribelli - Gruppo di ricerca e rievocazione storica partigiana, Reggio nell'Emilia (RE). Infine, il decentramento degli stessi membri del comando generale; secondo questa direttiva, quindi, mentre il vertice rimase in clandestinità a Milano, in ogni regione venne organizzata una delegazione distaccata guidata da un membro del comando con ampi poteri decisionali[2]. Il comandante Luigi Tinti alias "Bob", una volta sciolta la Brigata Bianconcini, si arruolò nella Brigata Cremona dove però gli fu dato il grado di soldato semplice. Da 14 al 31 dicembre (Palazzatto - Aquileia). Aumentano anche le spie, ben pagate e organizzate capill… Amedeo Tonani e Sergio Rapuzzi, Deo e Pucci, rispettivamente comandante e vice comandante della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”, ragazzi della nostra Cremona di 21 e 18 anni. Il fondo è costituito da: elenchi di effettivi partigiani, relazioni di attività svolte, diari storici dei distaccamenti e delle compagnie costituenti la brigata. Dal 14 novembre al 13 dicembre (Settore di Castelnuovo). I Comandi della 28ª e del "Cremona" non furono mai soggetti di procedimenti penali poiché i fatti si svolsero al di fuori e contro gli ordini da loro emanati e a loro insaputa . Dal 28 marzo al 17 maggio (Tratto pendici orientali del Pertica - q. Nonostante le precise direttive del comando del CVL dirette all'unificazione di tutte le formazioni combattenti ed all'impiego di distintivi nazionali e del saluto militare, i militanti delle brigate continuarono a mostrare indifferenza per queste disposizioni e attaccamento alle loro tradizioni, la grande maggioranza continuò a salutare con il pugno chiuso[13]. Dal 25 luglio al 21 agosto (Pressi di Palmanova - S. Canziano - Scodovacca). Distretti di reclutamento: Ascoli, Bergamo, Campagna, Catania, Gaeta,  Costituiscono numericamente il nerbo della Resistenza militare italiana, con 575 brigate operanti in tutte le zone occupate dai tedeschi. La sezione di Parma con la locale Isrec ha candidato il comandante partigiano Bruno Spadini, vice c.te di Brigata Terza Julia al premio Sant’Ilario 2021,massima onorificenza cittadina. Trasferito a Borgo San Dalmazzo (Cn), venne fucilato. “I partigiani Claudio Scala e Silvio Voltolini che operavano a Usseglio (TO.” “1° Maggio 1945 a Casalbuttano” “A Usseglio (To): da sin in alto: Sergio Granlupi, Giuliano Bianchini, Giovanni Parizzi, Cesare Rainis, Alfredo Zanoletti. Furono giudicati anche quattro partigiani della 28ª Brigata Garibaldi, tutti e quattro furono assolti. Colonnello VIANI Benedetto, dal 20 maggio al 14 luglio 1916. Il 27 ottobre l’avversario rinnova i suoi contrattacchi contro il Pertica e riesce in un primo tempo a riconquistarne la cima, di dove è però immediatamente ricacciato; mentre reparti della brigata Pesaro ed il II/21°, combattendo animosamente, impediscono al nemico di por piede sulla q. Ten. Dall'8 ottobre all'11 novembre (Settore di Podlaka - Subida - Lanzacco - Carpeneto - Destra della Livenza fra S. Cassiano e Portobuffolè - Vedelago). «...contro chi maledetto tradì. Ad essa concorre fin dell’inizio con azioni dimostrative: e quando il 10 agosto l’avversario, avendo perduto l’intera testa di ponte di Gorizia e la quadruplice vetta del S. Michele, è costretto a ripiegare oltre il vallone, anche la brigata Cremona insegue il nemico puntando a nord del lago di Doberdò, verso le posizioni del Crni-Hrib col 21° fanteria e verso i trinceramenti del Debeli con l’altro reggimento. Le Brigate Garibaldi ricevevano in genere ordini dal rappresentante del PCI nel Corpo volontari della libertà, che era Luigi Longo (nome di battaglia "Italo") e dal Comitato di Liberazione Nazionale. Il 22° raggiunge la destra dell’Isonzo senza incidenti; il 21° fanteria, rimasto in retroguardia nei pressi di Lozice (Anhovo), contrasta il passaggio del fiume al nemico, tenendolo impegnato fino alle ore 14 del 27; ripiega poi su Verhovlie. COMUNE DI BOLOGNA Magg. UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE. Così la "Trieste", da 14ª brigata della Resistenza italiana, diventerà 20ª Brigata d'assalto Garibaldi-Trieste dell'Esercito sloveno, entrando a far parte degli effettivi della 30ª divisione slovena e cessando quindi di essere una formazione del Corpo Volontari della Libertà d'Italia".[24][25]. Il comando generale delle brigate previde subito di sviluppare la lotta armata sulla base di tre direttrici organizzative fondamentali: la costituzione, a partire dalle cellule comuniste già attive nelle città, di una rete di staffette con il compito di collegare i nuclei di militanti nelle varie zone, rafforzare i collegamenti ed attuare concretamente la lotta partigiana. Caduto il proprio comandante di battaglione diede fulgido esempio di virtù militari trascinando gli avanzi di più compagnie alla conquista di successivi trinceramenti. Dal 24 agosto al 15 settembre (Gradno - Bate). Le sera del 27 la brigata è ritirata sulle posizioni di seconda linea, ove rimane sino alla conclusione dell'armistizio. CENSIMENTO DELLE FONTI Archivio della Fondazione C. V. L. Sezione 1 : Documenti e testimonianze (continuazione - vedi N. 4 pagg. gen. BERNARDONI Alberto, dal 24 maggio 1915 all'8 agosto 1915. 1451. Il termine "assalto" fu una volontà politica; era finalizzata a togliere le incertezze sulla possibilità di lotta e superare i dubbi nella lotta contro i fascisti. Il termine "brigata" non fu casuale: era il superamento della "banda". 1474, che la nostra artiglieria ha del tutto sconvolte, vengono di primo impeto superate, e interi reparti nemici con una batteria da 105 cadono nelle mani dei nostri. Essi vennero assassinati, il 29 marzo 1945 di 63 anni fa, in uno dei frequenti e feroci Brigata Cremona - 21° e 22° Fanteria Tipo: PDF Dimensione: 709.49 Kb.

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