callisto satellite di giove

L'obiettivo primario scelto fu Callisto. La sua superficie, anch’essa ghiacciata, è caratterizzata da numerosi crateri da impatto, alcuni molto grandi. Callisto, come detto, è la seconda luna più grande di Giove. Fra i satelliti galileiani Callisto è quello con la densità minore; esso si compone per il 40% di ghiaccio e il 60% di roccia e ferro, inoltre è solo parzialmente differenziato, al contrario di Ganimede, di dimensioni di poco maggiori. Callisto. Callisto, il satellite galileiano più esterno, è stato fotografato il 5 marzo 1979, a una distanza compresa tra 337 000 e 364 000 chilometri, dalle telecamere a bordo del veicolo spaziale Voyager I. Gli altri tre satelliti galileiani, in ordine di distanza da Giove, sono Io, Europa e Ganimede. Callisto è il quarto satellite più esterno di Giove, è la più lontana degli altri satelliti. Si pensi agli archeobatteri terrestri scoperti di recente nei pressi delle sorgenti geotermiche, da cui traggono energia e calore nelle grandi e perennemente buie profondità degli oceani. [5] Il livello di radiazione sulla superficie di Callisto è equivalente a una dose di circa 0,01 rem (0,1 mSv) al giorno, sette volte inferiore alla radiazione che riceve la Terra. A causa del processo di convezione, la lenta e parziale separazione e differenziazione di rocce e ghiacci all'interno Callisto è proceduta per miliardi di anni ed è possibile che stia continuando anche nell'epoca attuale. Callisto è dotato di una ionosfera, rilevata durante i sorvoli ravvicinati della sonda Galileo;[40] i valori della densità elettronica, misurata in (7–17)×104 cm−3, non trovano spiegazione nella sola fotoionizzazione dell'anidride carbonica presente nell'atmosfera. L'eccentricità varia da 0.0072 a 0,0076°, mentre l'inclinazione orbitale varia da 0,20 a 0,60°,[4] ed entrambe contribuiscono a variare l'inclinazione assiale di Callisto tra 0,4 e 1,6°. satellite of Jupiter. Presenta la più alta densità di crateri d'impatto. [9], Come Europa e Ganimede, si pensa che la vita microbica extraterrestre potrebbe esistere in un oceano salato sotto la superficie di Callisto. Ora, quando Giove è andato un veicolo di ricerca "Juno", la comunità mondiale è in attesa dei risultati delle sue osservazioni. A nymph of Artemis. CALLISTO:è l'ottavo satellite in ordine di distanza da Giove e il terzo per la sua grandezza fra tutti quelli del Sistema Solare. Callisto è circondato da una sottile atmosfera composta di biossido di carbonio e ossigeno molecolare,[11][12] nonché da una ionosfera piuttosto intensa. Poiché un'atmosfera di tale entità sarebbe perduta dal satellite in circa 4 giorni, deve essere presente un meccanismo che la reintegra costantemente, probabilmente la sublimazione del ghiaccio di anidride carbonica presente sulla superficie,[11] ipotesi compatibile con la formazione delle striature brillanti visibili sulla superficie. [4], Come la maggior parte delle altre lune regolari, la rotazione del Callisto è bloccata in rotazione sincrona con la sua orbita, di conseguenza la lunghezza del giorno di Callisto è pari al suo periodo orbitale, che è di circa 16,7 giorni. Valhalla è un'ampia struttura anulare presente sulla superficie di Callisto, satellite di Giove.. Si compone di un cratere da impatto di 360 km di diametro, visibile al centro del bacino come una macchia più chiara, e degli anelli concentrici ad esso associati, che raggiungono una distanza di circa 1500 km dal centro,, risultando così per dimensioni la maggiore struttura di Callisto. Le principali caratteristiche superficiali includono strutture con multipli anelli concentrici, con scarpate, creste e depositi ad essi associati, crateri da impatto di varie forme e catene di crateri. Non vorrei che lo usassi su di te, Callisto. L'origine di ciascuna di esse è da ricondursi all'impatto su Callisto di oggetti catturati dalla gravità gioviana e poi frammentati dalle forze di marea del pianeta (come accaduto alla Cometa Shoemaker-Levy 9). [41] Sebbene gli studiosi ritengano che possa trattarsi dell'ossigeno molecolare, non sono ancora riusciti a rilevarlo direttamente. [17], Un rapporto della NASA nel dicembre 2003 espresse la convinzione che una missione umana verso Callisto sarebbe potuta essere possibile nel 2040. French Dutch Croatian Italian Swedish German Czech Spanish Danish Latin Finnish Norwegian Russian Indonesian [8] La percentuale di massa di ghiacci presente è del 49-55 % mentre non è nota con esattezza la componente rocciosa,[8][15] anche se probabilmente è simile alla composizione delle condriti ordinarie L e LL, che sono caratterizzate da un basso contenuto di ferro metallico e da una più abbondante presenza di ossido di ferro rispetto alle condriti H.[8], La superficie di Callisto ha un'albedo di circa 0,2,[21] cioè riflette il 20% della luce solare che riceve. [10], La superficie butterata di Callisto sovrasta una litosfera gelida, spessa 80–150 km,[8][15] mentre, ad una profondità di 50–200 km, si troverebbe uno strato di acqua liquida e salata dallo spessore di 10 km.[8][15][33]. I loro diametri vennero stimati, alla fine dell'ottocento di 3800, 3500, 5600 e 4800 km abbastanza vicini ai valori reali di 3630, 3139, 5262 e 4800 km misurate dai Voyager. [24], Callisto è il più esterno dei quattro satelliti galileiani e orbita ad una distanza di circa 1880000 km (equivalenti a 26,3 raggi gioviani) da Giove,[25] significativamente maggiore rispetto a quella del vicino Ganimede (1 070 000 km). [15], Al di sotto dell'oceano, Callisto sembra presentare un nucleo particolare, non interamente uniforme, ma stabile. [21] Il ghiaccio d'acqua sembra essere onnipresente sulla superficie di Callisto, con una frazione della massa totale pari al 25-50%. La sua distanza da Giove è calcolata in media intorno a 1,8 milioni di km e ruota in maniera sincrona attorno al pianeta con un periodo di 16,7 giorni. [21] Una seconda tornata esplorativa avvenne dal 1994 al 2003, quando la sonda Galileo effettuò otto sorvoli ravvicinati di Callisto, il più vicino dei quali a 138 km dalla superficie. La sua distanza da Giove è calcolata in media intorno a 1,8 milioni di km e ruota in maniera sincrona attorno al pianeta con un periodo di 16,7 giorni. Un gruppo di ricercatori dell'SwRI, il Southwest Research Institute (in Texas) ha studiato i cambiamenti atmosferici che avvengono su una luna di Giove, Io (uno dei quattro satelliti galileiani, insieme a Europa, Ganimede, Callisto), particolarmente attiva dal punto di vista vulcanico. [13] Si pensa che Callisto si sia formato nel processo di accrescimento che ha interessato il disco di gas e polveri che circondava Giove dopo la sua formazione. Si stima che sulla superficie sia raggiunta una pressione di 0,75 μPa ed una densità di 4×108 cm−3. [23], La prossima missione prevista per il sistema di Giove è la Jupiter Icy Moon Explorer (JUICE) dell'Agenzia spaziale europea (ESA), che partirà nel 2022, durante la quale saranno previsti diversi sorvoli ravvicinati di Callisto. Tale base potrebbe facilitare l'esplorazione a distanza di Europa e sarebbe in una posizione ideale per una stazione di rifornimenti e di manutenzione per le navi spaziali in rotta per le regioni più esterne del sistema solare, con l'ulteriore vantaggio di poter sfruttare l'assistenza gravitazionale di Giove con uno stretto fly-by dopo la partenza da Callisto. Callisto (la donna/orsa) è a sua volta figlia di un uomo/animale: suo padre è infatti il re d' Arcadia Licaone (in greco lykos = "lupo"), fondatore del culto di Zeus Liceo ("Giove Lupo"), e trasformato in lupo dallo stesso Zeus/lupo come... "punizione" per avere ucciso un bambino sacrificandoglielo. nome del quarto satellite di Giove, scoperto da G. Galilei nel 1610. [18][19] Tuttavia, i nomi dei satelliti galileiani caddero in disuso per molto tempo, fino alla metà del XX secolo e nella relativamente recente letteratura astronomica veniva usata la designazione numerica romana introdotta da Galileo, e Callisto veniva chiamato Giove IV, o quarto satellite di Giove. Qui puoi trovare tutte le risposte per il gioco CodyCross. [21] L'emisfero più scuro sembra più ricco in anidride solforosa rispetto all'altro, nel quale abbonda maggiormente l'anidride carbonica, elemento che pare associato a molti crateri da impatto di recente formazione, come il cratere Lofn. Un'immagine del satellite di Giove.N.A.S.A. Scoperto da Galileo Galilei nel 1610, deve il suo nome al personaggio di Ganimede, coppiere degli dei nella mitologia greca, l'equivalente ellenico di Giove per i romani ; Callisto (astronomia): nome del quarto satellite di Giove, scoperto da G. Galilei nel 1610. [21] La vera svolta avvenne più tardi con i sorvoli ravvicinati delle sonde Voyager 1 e Voyager 2 negli anni 1979-1980. Si ipotizza l'esistenza di grandi quantità di acqua che, grazie ai sali in essa disciolti, può permettere la conduzione di intense correnti elettriche. Sulla sua superficie è stata rilevata spettroscopicamente la presenza del ghiaccio d'acqua,[7] del biossido di carbonio, di silicati e composti organici. Orbita a circa 1.883.000 chilometri da Giove e quest’ultimo orbita in media a 778 milioni di chilometri dal nostro Sole. [2] Prende il nome da una delle tante amanti di Zeus nella mitologia greca, dove Callisto era una ninfa (o secondo altre fonti, figlia di Licaone) associata alla dea della caccia Artemide. [29] È noto che questa convezione si verifica quando la temperatura è abbastanza vicina al punto di fusione del ghiaccio ed è un processo lento, con movimenti del ghiaccio dell'ordine di 1 cm all'anno, tuttavia molto efficace per lunghi periodi temporali. Tuttavia nel 2011 l'ESA annunciò che, a causa dei problemi di budget della NASA, era improbabile che la missione sarebbe stata possibile nei primi anni del 2020, e che avrebbe quindi puntato sulla JUICE. Questo è un gioco molto popolare sviluppato da Fanatee che è … "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. Il raggio di tale nucleo non può superare i 600 km e la densità sarebbe compresa tra 3,1 e 3,6 g/cm³. Revolutionary Concepts for Human Outer Planet Exploration (HOPE), Mundus Iovialis anno M.DC.IX Detectus Ope Perspicilli Belgici, Discovery and Observation of a Fifth Satellite to Jupiter, Jupiter: The planet, Satellites and Magnetosphere, Observations with the Visual and Infrared Mapping Spectrometer (VIMS) during Cassini's Flyby of Jupiter, new approach for l-class mission candidates, Shape, mean radius, gravity field and interior structure of Callisto, Free and forced obliquities of the Galilean satellites of Jupiter, Non-Newtonian stagnant lid convection and the thermal evolution of Ganymede and Callisto, SPS 1020 (Introduction to Space Sciences), Subsurface Oceans on Europa and Callisto: Constraints from Galileo Magnetometer Observations, Distribution of Rock, Metals and Ices in Callisto, Implications from Galileo Observations on the Interior Structure and Chemistry of the Galilean Satellites, Cratering Rates on the Galilean Satellites, A model for the interior structure, evolution, and differentiation of Callisto, Controlled Photomosaic Map of Callisto JC 15M CMN, Hubble Space Telescope Space Telescope Imaging Spectrograph Search for an Atmosphere on Callisto: a Jovian Unipolar Inductor, On convection in ice I shells of outer Solar System bodies, with detailed application to Callisto, Exo-Astrobiological Aspects of Europa and Titan: from Observations to speculations, High Power MPD Nuclear Electric Propulsion (NEP) for Artificial Gravity HOPE Missions to Callisto, Callisto: Overview - Solar System Exploration - NASA, Space Today Online - Exploring Jupiter - The Cratered Moon Callisto, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Callisto_(astronomia)&oldid=117380141, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Template Webarchive - collegamenti a archive.is, Voci con modulo citazione e parametro coautori, Errori di compilazione del template Nota disambigua, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. in Greek mythology. Callisto è la più esterna delle quattro lune galileiane di Giove. Saremo catapultati su Callisto, un satellite di Giove nel 2320, e dovremo provare a fuggire dalla prigione di massima sicurezza di Black Iron, sopravvivendo e scoprendo dei terrificanti segreti. Callisto è uno dei quattro principali satelliti naturali del pianeta Giove, la terza più grande luna del sistema solare, la seconda più grande del sistema gioviano, dopo Ganimede, e il più grande oggetto del sistema solare a non essere completamente differenziato. Ciononostante, le osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble hanno posto un limite superiore alla concentrazione dell'ossigeno (sulla base della sua mancata rilevazione) ancora compatibile con tale ipotesi. Le origini di Ganimede sono ipoteticamente da imputarsi al materiale presente nella sub-nebula di Giove. [17], La scoperta di Callisto è attribuita a Galileo Galilei, che nel 1610 ne documentò l'esistenza assieme alle altre tre lune principali di Giove nel Sidereus Nuncius. Questo è significativamente più grande del raggio orbitale - 1 070 000 km - del satellite galileiano più vicino, Ganimede. Orbita a una distanza di circa 1 880 000 km (26,3 volte il raggio di 71 492 km di Giove stesso). Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici. La mitologia greca vuole che l’Orsa Maggiore fosse in realtà la ninfa Callisto. Con un diametro di 4806 km, Callisto è il terzo satellite del sistema solare per dimensioni; la densità, all'opposto, è la più bassa tra i satelliti gioviani, 1,85 Kg/cm3, e la sua massa è di 1,07593 × 1026 g. La crosta del satellite è ricoperta da uno strato di ghiaccio spesso presumibilmente, alcuni km: su questa superficie la sonda Galileo ha rivelato anche la presenza di ossigeno libero, originatosi probabilmente dalla stessa superficie ghiacciata grazie all'azione delle particelle cariche provenienti da Giove, che lo avrebbero scisso dall'idrogeno. Coperto di ghiaccio e rocce, con una temperatura più vicina allo zero assoluto che ai caldi agostani, il satellite ruota intorno al gigante del sistema solare in un’orbita a rotazione sincrona, vale a dire che un giorno dura quanto un anno: diciassette giorni. I crateri da impatto e le strutture multianello, le scarpate e i depositi ad esse associate sono le uniche grandi caratteristiche che si trovano sulla superficie. [33] Callisto, infatti, non possiede un campo magnetico proprio, ma solo un campo indotto che varia in direzione, in risposta alle diverse configurazioni orbitali del satellite rispetto al campo magnetico di Giove. Callisto è uno dei più grandi e freddi satelliti di Giove. Questa luna è prevalentemente composta da rocce siliceee ghiaccio, potrebbe ospitare sotto la sua superficie un mare.

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