maglia juve 2007

La stessa casacca juventina, sia nella foggia che nel disegno, resterà praticamente immutata da qui in avanti sino al termine del decennio. Il colore dei pantaloncini cambiò in bianco e furono introdotte due righine bianche sui calzettoni neri sotto il ginocchio. [16] In quegli anni la maglia subisce un ritocco: uno scollo a «V» bianco sostituisce il colletto. Molto più audace si rivelò la divisa del campionato 2002-2003, contraddistinta da numerosi inserti neri e piping bianchi a delimitare fortemente la palatura; tale stagione rimarrà importante nella storia delle casacche juventine poiché, allineandosi alla contemporanea evoluzione del marketing sportivo, da qui in avanti il club torinese inizierà a proporre il cambio annuale di uniforme. Accade quando vedo entrare quelle maglie in campo. Questa, nata da un'idea dell'allora dirigente juventino Italo Allodi, debuttò sul finire della stagione 1970-1971, realizzata specificatamente per la finale di ritorno della Coppa delle Fiere da giocarsi il 3 giugno 1971, in Inghilterra, contro il Leeds Utd: la seconda casacca dell'epoca del club bianconero, bianca, sarebbe infatti andata a confondersi cromaticamente con il tradizionale completo casalingo degli Whites. Mi emoziono persino quando leggo sul giornale la lettera J in qualche titolo. [4], A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale, inizialmente le quindici maglie a strisce verticali bianche e nere decisamente non piacquero, ma data la prossimità del campionato non vi erano alternative per i soci-giocatori juventini: pertanto dovettero adottarle, insieme a pantaloncini e calzettoni di colore nero, talvolta con laccetti all'altezza del colletto. [103] Scelto il 29 maggio 2005, nel corso dell'ultima sfida di campionato contro il Cagliari e in collegamento con il programma televisivo Quelli che il calcio,[101] dalla stagione 2007-08 l'inno — con diverso arrangiamento — risuona ogni volta che la squadra bianconera disputa una partita casalinga:[104], «Juve, storia di un grande amorebianco che abbraccia il nerocoro che si alza davveroJuve per sempre sarà.», A partire dagli anni 1980, in coincidenza con l'apertura del calcio italiano a pratiche quali marketing e, in particolar modo, merchandising, la Juventus iniziò ad affiancare ai suoi tradizionali simboli societari anche delle mascotte, indirizzate soprattutto ai tifosi bianconeri di giovane età. A cavallo tra II e III millennio, a livello cromatico la fecero da padrone le varie tinte di blu, mentre nell'annata 2005-2006 si rivide dopo una discreta assenza il completo gialloblù nato a suo tempo negli anni 1980. Nel 2007-2008, campionato del ritorno in massima serie, la divisa da trasferta è azzurra — in omaggio al trentesimo anniversario della prima vittoria bianconera in Coppa UEFA —, col petto attraversato da due sottili fasce gialle che inglobano lo sponsor. Vecchio, e campionato nuovo, retro e collezionabili. [54] Nel biennio 1992-1994 anche Reusch, fornitore di Angelo Peruzzi nel frattempo divenuto titolare dei pali bianconeri, realizzò dei kit appariscenti e dalle fantasie molto complesse. [6] Caso particolare, questo ha preso col tempo una doppia valenza: se inizialmente veniva declinato principalmente in maniera spregiativa verso i giocatori e tifosi della Juventus, da parte dei sostenitori delle squadre rivali, col passare degli anni è stato invece fatto proprio dagli stessi supporter bianconeri, e da allora fieramente ostentato — il cosiddetto «orgoglio gobbo» — come sinonimo di un comportamento «deciso, voglioso, grintoso e determinato su tutti i fronti».[152]. La stagione 1983-1984 era stata invece la prima a vedere una terza divisa, una tantum, formalmente inserita nella fornitura tecnica della squadra: stante il debutto dello spezzato gialloblù come seconda uniforme, si assistette al declassamento a terza scelta del precedente completo blu,[43] vestito fugacemente solo nel precampionato.[44]. Un esempio di come il Notts ha contribuito a modellare uno dei più grandi club al mondo, e la prova di questo è che la divisa della Juventus è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo.». Luoghi, eventi e vicende tra Ottocento e Novecento nei documenti dell'Archivio Storico della Città, Non gioco più, me ne vado: gregari e campioni, coppe e bidoni, Soccer and Philosophy: Beautiful Thoughts on the Beautiful Game, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Allez l'O.M. [31], Nel 2013 la maglia alternativa usata dalla Juventus nella stagione 2011-2012 venne classificata al 32º posto nella lista dei cinquanta migliori abbigliamenti calcistici per il materiale usato, forma e colore, di tutti i tempi stilata dalla rivista bimestrale statunitense, specializzata in arte e disegno, Complex. La maglia bianconera home della Juventus FC, ufficiale della stagione 2007/08, personalizzata con nome e numero dell'ex centrocampista ceco Pavel Nedved. Cento anni di eroi e vittorie bianconere, Mondadori, 2004. [74] L'altra, longeva partnership tecnica juventina è stata quella con Nike, stabilitasi per 12 anni consecutivi tra le stagioni 2003-2004 e 2014-2015. [58], Per il centoventenario del 2017, al contrario adidas propose una speciale divisa bianconera, ispirata agli anni 1950 del club:[61] indossata il 5 novembre in occasione della sfida casalinga di Serie A contro il Benevento,[62] questa vedeva i vari jersey sponsor ridimensionati e virati tono su tono, nonché l'assenza dei cognomi sulla schiena, mentre sul petto trovava posto un altro dettaglio del passato juventino come la «scatolina»;[61] nella circostanza venne approntato anche un completo vintage verde pino per i portieri. In quest'annata, come sintomo della ormai sempre maggior presenza degli sponsor nel calcio, si segnalò inoltre la fornitura approntata specificamente per la fase a eliminazione diretta della Champions League, che vide sopra le divise juventine delle ulteriori bande logate a correre lungo maniche e pantaloncini; un dettaglio che sarà poi esteso nella stagione 1999-2000 a tutte le competizioni.[23]. Tutti i numeri di maglia di Patrick Vieira del/la Karriereende. All'inizio del decennio seguente, la Juventus del 2009-2010 ha indossato una maglia di colore acciaio con una sbarra nera e bianca sul davanti. Maglia juve 2007 | ilPestifero Postato Sabato 22 Aprile 2006 alle ore 12:21 da ilPestifero. [42] Nel febbraio del 1962, in occasione della gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni, per distinguere i calciatori torinesi dai padroni di casa del Real Madrid, venne creata una divisa da trasferta nera, de facto una terza divisa rispetto al preesistente kit bianco. Il periodo trapattoniano della storia bianconera, è poi contraddistinto da un nuovo cambiamento: ritornano infatti le righe medie su maglie ora meno aderenti al corpo, sempre con numerazione bianca su fondo nero, precisamente dal 1979 — quando, per la prima volta, comparì il logo di un fornitore tecnico, la Robe di Kappa — al 1993 e nuovamente dal 2001 al 2004;[10] precisamente nel 1979 la Lega Nazionale Professionisti autorizzò le squadre a mostrare il marchio dello sponsor tecnico (che viene collocato sulla parte destra della divisa, sui pantaloncini e sui calzettoni), evento seguito nel 1981 dalla liberalizzazione delle sponsorizzazioni commerciali, che permise l'esposizione di marchi pubblicitari nella parte frontale della maglia. Il primo stemma utilizzato dalla Juventus nel 1905: caratteristiche erano la bicromaticità e l'inclusione di ornamenti araldici. In precedenza, tuttavia, la prima divisa juventina del biennio 1897-1898 fu una semplice camicia bianca con calzoncini neri, indossata nelle diverse competizioni in cui era impegnato l'allora «Sport-Club» alla fine dell'Ottocento. Made in Morocco, Nike Japan official licensed jersey. Elenco che dimostra i numeri di maglia usati nell'arco della carriera del giocatore. questa ragazzi dovrebbe essere la maglia della juve del prossimo anno, o x lo meno è quella presentata dalla società, se qualcuno magari la può creare x pes6 in hd o non credo farebbe una cosa utile x tutti. € 24,90 [29], L'uniforme approntata per il campionato 2013-2014, che contrassegnerà lo storico scudetto vinto alla quota record di 102 punti, segna un ritorno allo stile degli anni 1980 per la presenza di una rigatura più stretta abbinata a uno scollo a «V» bianco. [40] C'è un nuovo ritorno al passato nella stagione 2014-2015, con un completo blu arricchito solo da discreti dettagli gialli; sul petto, la maglia è caratterizzata dalla presenza di tre grandi stelle, riportate tono su tono, che si dipanano dallo stemma societario. Era la Juventus guidata principalmente da Giovanni Trapattoni durante il Ciclo Leggendario (1972-1986), e quelle casacche attillate vennero indossate da giocatori come Anastasi, Bettega, Cabrini, Causio, Furino e Scirea. [27] La casacca vede altresì l'abbandono, dopo quasi un decennio, della numerazione colorata in favore del classico "quadratone" nero;[28] si segnala inoltre l'apposizione all'interno del colletto del motto bonipertiano «Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta». Una collezione delle maglie di Juventus. [69] Sempre il marchio torinese realizzò nell'estate 1996 una casacca blu con dettagli gialli, basata sulla seconda divisa vittoriosa nella stagione precedente in finale di Champions League, ma con le due grandi stelle sulle spalle sostituite da bande logate, replicate anche sui pantaloncini: questa maglia è colloquialmente nota come «dei 4 Trofei» in quanto specificamente utilizzata dalla Juventus per un poker di amichevoli contro blasonate rivali. 10-11. (Juventus. [34], Gli anni 2010 si chiudono tuttavia con una rottura dirompente nell'immagine del club: l'uniforme dell'annata 2019-2020 è infatti la prima dal 1903 a rigettare le iconiche strisce juventine in favore di un template partito, presentando un busto diviso verticalmente a metà tra bianco e nero, colori ulteriormente separati da un sottile palo rosa centrale, e con maniche a contrasto. La squadra adotta come prima divisa la classica maglia a strisce bianconere, accompagnata da calzoncini e calzettoni bianchi. Nel campionato 2004-2005 fa la sua comparsa un collo opalo sulla maglia, la quale ha sette righe bianconere. La Juve vincitrice del campionato edizione 1951-52 vantava fra le sue fila ben tre titolari che, a fine carriera, sarebbero rientrati nella folta schiera degli ex di Atalanta e Juventus: Giacomo Mari, Karl Hansen e Sergio Manente. La maglia della Juve ha un altro peso, deve imparare a gestire le situazioni". 100% poliestere climacool® Consente la gestione del calore e dell'umidità attraverso la ventilazione. Va tuttavia specificato come, nonostante il succitato arrivo di Kappa a "firmare" le divise bianconere del tempo, financo alla stagione 1988-1989 le sole maglie venivano fornite dal piccolo Maglificio Savio-Romano:[19] a tali casacche, realizzate ancora artigianalmente in cotone, solo successivamente lo sponsor tecnico "ufficiale" si limitava ad apporre il proprio logo[19] — oltreché a curarne la vendita presso i tifosi, tramite il nascente settore del merchandising sportivo. Shop - calcio - Juventus store Nike Maglia Juventus 2006/07 Junior. In mezzo, la seconda maglia del 2003-2004 ripropose coi canoni moderni la divisa rosanero degli albori, con una maglia caratterizzata da un singolare motivo grafico a croce, mentre nel corso della stagione 2004-2005 fu sfoggiata una particolare maglia a strisce verticali rosablù di differente larghezza; per l'annata 2005-2006 la Vecchia Signora ha poi adottato una maglia rossa con fascia verticale biancoverde sul lato sinistro del petto, per un effetto "tricolore" celebrativo dei cento anni dal primo titolo nazionale dei bianconeri. [111], In mezzo a queste, nel 1996, in vista delle celebrazioni per il centenario del club, Juvecentus, venne appositamente creata Bun Bun, una stella vestita in maglia bianconera e antropomorfizzata a mo' di calciatore, atta ad accompagnare tutte le manifestazioni inerenti il primo secolo juventino. Dopo il breve intermezzo della stagione 1990-1991, in cui venne rispolverato un completo nero, dal 1994-1995 al 1997-1998 la seconda maglia ritornò blu, con due grandi stelle posizionate all'altezza delle spalle: sino alla stagione 1995-1996 queste furono riempite di giallo e contornata di bianco, mentre successivamente le stelle passarono a blu e bordate di giallo. [113] Da segnalare inoltre come, in vista dei XX Giochi olimpici invernali ospitati nel 2006 dalla città di Torino, nel biennio 2004-2005 la Juventus e i concittadini del Torino "adottarono" Neve e Gliz, le due mascotte dell'evento a cinque cerchi,[115] le quali animarono il pre-partita e l'intervallo delle sfide interne delle due squadre,[116] nonché offerte come gadget dai capitani agli avversari. Rappresentazione grafica della Juventus sulle pagine del mensile Guerin Sportivo (1928).

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